Beni Comuni
Beni Comuni
L’amministrazione condivisa dei beni comuniL’amministrazione condivisa è una formula organizzativa fondata sulla collaborazione tra amministrazione, cittadini e cittadine: la novità di questo modello è, infatti, la parità tra questi, in cui si ha una condivisione di risorse e responsabilità ponendosi in un rapporto di fiducia reciproca.
Al centro di questo modo di amministrare c’è il prendersi cura dei beni comuni, quei beni – materiali, immateriali – che cittadini, cittadine, amministratori e amministratrici ritengono importanti per il benessere individuale e collettivo, per l’esercizio dei diritti fondamentali della persona e che sono di interesse per le generazioni future.
Un bene comune può essere quindi un luogo fisico, come un giardino, una piazza, una scuola, un sentiero, un bene culturale – in questo caso si parla di bene comune materiale - ma anche un bene intangibile, che non si riassume con un’attività svolta in un determinato luogo e in questo caso si parla di beni comuni immateriali, come la valorizzazione di un elemento identitario del territorio (la sua storia, cultura, lingua/dialetto) o della società (l’antirazzismo, la lotta all’emergenza antropologica - altrimenti detta “climatica”); i dati e le informazioni digitali prodotti dalla comunità.
L’ipotesi di fondo è che la società italiana è piena di risorse, vivace, attiva, intraprendente e capace di affrontare gli ostacoli. Grazie a queste risorse i cittadini e cittadine possono uscire dal ruolo passivo di amministrati per diventare co-amministratori, soggetti che integrano queste risorse con quelle di cui è dotata l’amministrazione.
Questo è il pensiero forte alla base dell’azione di tante persone di tutte le età, che in tutta Italia e anche a Rosignano hanno deciso di dedicare parte del loro tempo alla cura di qualcosa che non è di loro esclusiva proprietà, ma è di tutti e tutte.
Questa è l’amministrazione condivisa, un modo nuovo di intendere la convivenza civile e vedere la cura della cosa pubblica con l’obiettivo di accrescere nelle persone l’appartenenza ai propri luoghi di vita attraverso la qualità delle relazioni con gli altri.
L’amministrazione condivisa è una formula organizzativa fondata sulla collaborazione tra amministrazione, cittadini e cittadine: la novità di questo modello è, infatti, la parità tra questi, in cui si ha una condivisione di risorse e responsabilità ponendosi in un rapporto di fiducia reciproca.
Al centro di questo modo di amministrare c’è il prendersi cura dei beni comuni, quei beni – materiali, immateriali – che cittadini, cittadine, amministratori e amministratrici ritengono importanti per il benessere individuale e collettivo, per l’esercizio dei diritti fondamentali della persona e che sono di interesse per le generazioni future.
Un bene comune può essere quindi un luogo fisico, come un giardino, una piazza, una scuola, un sentiero, un bene culturale – in questo caso si parla di bene comune materiale - ma anche un bene intangibile, che non si riassume con un’attività svolta in un determinato luogo e in questo caso si parla di beni comuni immateriali, come la valorizzazione di un elemento identitario del territorio (la sua storia, cultura, lingua/dialetto) o della società (l’antirazzismo, la lotta all’emergenza antropologica - altrimenti detta “climatica”); i dati e le informazioni digitali prodotti dalla comunità.
L’ipotesi di fondo è che la società italiana è piena di risorse, vivace, attiva, intraprendente e capace di affrontare gli ostacoli. Grazie a queste risorse i cittadini e cittadine possono uscire dal ruolo passivo di amministrati per diventare co-amministratori, soggetti che integrano queste risorse con quelle di cui è dotata l’amministrazione.
Questo è il pensiero forte alla base dell’azione di tante persone di tutte le età, che in tutta Italia e anche a Rosignano hanno deciso di dedicare parte del loro tempo alla cura di qualcosa che non è di loro esclusiva proprietà, ma è di tutti e tutte.
Questa è l’amministrazione condivisa, un modo nuovo di intendere la convivenza civile e vedere la cura della cosa pubblica con l’obiettivo di accrescere nelle persone l’appartenenza ai propri luoghi di vita attraverso la qualità delle relazioni con gli altri.