Informazioni Generali - Protezione Civile

Informazioni Generali - Protezione Civile
Data:

14/01/2025

Argomenti

Tipologia di documento

  • Pubblicazione

Descrizione

Cos'è la Protezione Civile

Con "Protezione Civile" si intendono tutte le strutture e le attività messe in campo dallo Stato per tutelare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi o da altri eventi calamitosi.

La protezione civile è definibile come momento di coordinamento di tutte le forze sociali, pubbliche o private, per far fronte ad eventi catastrofici, temuti o in atto.
Sotto questo profilo la protezione civile concerne due ambiti fondamentali:

  • la Previsione e Prevenzione, che consiste nell'agire per prevedere le catastrofi, per prevenire gli accadimenti o limitarne le conseguenze, mediante un'opera di analisi e di progettazione di opere adeguate:
  • la Pianificazione dell'emergenza, che consiste nel predisporre tutto ciò che, di fronte ad eventi inevitabili, tende a controllare e mitigare gli effetti.

Le istituzioni o gli enti, pubblici o privati, che devono organizzarsi ed agire come fronte compatto di contrasto di fronte alla catastrofe, appartengono alla gamma più estesa delle risorse sociali.

Si è abitualmente portati a considerare la Protezione civile genericamente connessa con i fenomeni idrogeologici, con la sismicità, con gli incidenti industriali. In realtà, solo per anticipare l'ampia gamma dei fenomeni presi in esame, si deve tener conto del fatto che i tipi di rischio che oggi si tende ad includere in un Piano di Protezione civile sono, almeno:

  • Rischio idrogeologico
  • Rischio dighe e invasi
  • Rischio sismico
  • Rischio incendi boschivi
  • Rischio industriale
  • Rischio trasporto merci pericolose
  • Altri rischi minori (traffico/ tsunami/ ecc.)

La Protezione civile viene inoltre attivata in caso di eventi sociali, come l'arrivo di profughi da altre nazioni che non appaiono facilmente assimilabili alle catastrofi naturali o antropiche di cui si occupa per antonomasia questo settore.

Ma cos'è il rischio?
Prendiamo la definizione di rischio dal sito web del Dipartimento di Protezione Civile 

"Ai fini di protezione civile, il rischio è rappresentato dalla possibilità che un fenomeno naturale o indotto dalle attività dell’uomo possa causare effetti dannosi sulla popolazione, gli insediamenti abitativi e produttivi e le infrastrutture, all’interno di una particolare area, in un determinato periodo di tempo.
Rischio e pericolo non sono dunque la stessa cosa: il pericolo è rappresentato dall'evento calamitoso che può colpire una certa area (la causa), il rischio è rappresentato dalle sue possibili conseguenze, cioè dal danno che ci si può attendere (l’effetto).
Per valutare concretamente un rischio, quindi, non è sufficiente conoscere il pericolo, ma occorre anche stimare attentamente il valore esposto, cioè i beni presenti sul territorio che possono essere coinvolti da un evento, e la loro vulnerabilità.

Il rischio quindi è traducibile nella formula: R = P x V x E
P = Pericolosità: la probabilità che un fenomeno di una determinata intensità si verifichi in un certo periodo di tempo, in una data area.
V = Vulnerabilità: la vulnerabilità di un elemento (persone, edifici, infrastrutture, attività economiche) è la propensione a subire danneggiamenti in conseguenza delle sollecitazioni indotte da un evento di una certa intensità.
E = Esposizione o Valore esposto: è il numero di unità (o "valore") di ognuno degli elementi a rischio presenti in una data area, come le vite umane o gli insediamenti."

I Comuni di: Rosignano Marittimo, Cecina, Bibbona e Castagneto Carducci, hanno deciso di unire le proprie forze per gestire congiuntamente il servizio Protezione Civile, costituendo un Ufficio Comune (o Centro Intercomunale) per la gestione associata della Protezione Civile, al fine di superare la dimensione localistica comunale, di valorizzare le risorse umane motivate secondo una logica organizzativa basata sul lavoro di squadra o di gruppo e di trasversalità della specializzazione.

La sede del Centro Intercomunale è presso gli Uffici dell’U.O. Manutenzioni e Protezione Civile del Comune di Rosignano M.mo (via Gramsci, 80 a Rosignano Marittimo). La responsabile è stata individuata nell’ingegnere Susanna Berti del Comune di Rosignano M.mo.

L'ufficio è operativo dal  2015 e ha varie competenze, tra le quali:
– Rielaborazione e aggiornamento del piano intercomunale già approvato nel 2018i base alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30/4/2021: Indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali.
– svolgimento delle attività di prevenzione di cui all’art. 2 del D.Lgs 1/2018;
– organizzazione servizio di reperibilità unificato;
– gestione di centralino H24 per la ricezione delle chiamate di emergenza (convenzione con ANPAS Rosignano – 0586792929);
– gestione del sito web del Centro Intercomunale;
– formazione del personale addetto alla protezione civile;
– supporto ai Comuni per il superamento delle emergenze;
– gestione del post-emergenza: predisposizione e distribuzione modulistica censimento danni e assistenza ai Comuni associati per la compilazione, raccolta dei moduli compilati, attività di informazione al pubblico;
– effettuazione di campagne educative e informative rivolte alle scuole e alla popolazione in genere;
– rapporti con il volontariato;
– organizzazione e gestione delle esercitazioni;
– gestione della Sala Operativa coincidente con il COM;
– supporto ai sindaci durante l’emergenza anche nel caso di incidente rilevante.

L'apertura al pubblico è prevista nei giorni di martedì dalle ore 8.30 – alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00 il venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30.

I contatti dell'Ufficio sono i seguenti:

tel. 0586724267/ 0586724451 

il centralino H24 è gestito dall’ANPAS di Rosignano e risponde al n. 0586792929

mail: protezionecivile@comune.rosignano.li.it  – prociv.bassavaldicecina@gmail.com

s.berti@comune.rosignano.li.it  –  f.biasci@comune.rosignano.li.it

Sito WEB: www.pcbassavaldicecina.it

PEC: comune.rosignanomarittimo@postacert.toscana.it

 

Il Piano Intercomunale di Protezione Civile è stato approvato dai 4 Comuni associati nell'estate 2018, dopo le modifiche apportate come da raccomandazioni di Regione Toscana e Provincia di Livorno ed è attualmente in fase di aggiornamento.

Il Piano è consultabile sul sito del Centro Intercomunale: 

http://www.pcbassavaldicecina.it/?page_id=9323

I RISCHI 

Rischio Incendi Boschivi

Antincendio boschivo 

Il territorio del Comune di Rosignano M.mo è tra quelli maggiormente a rischio durante il periodo estivo. Il suo territorio è infatti costituito da diffusi complessi collinari coperti da bosco, e da lembi ristretti di territorio a sud delle Colline Livornesi e da pianura utilizzata per lo più a fini agricoli. La fascia costiera è poi caratterizzata da fortissimo rischio di incendio per la prevalenza di formazioni quali le pinete litoranee e la macchia sia nelle dune residue che sui versanti con costa rocciosa.
Le caratteristiche "marittime" del territorio, caratterizzato da un clima a carattere spiccatamente mediterraneo, con lunghe estati calde ed aride e frequenti venti di forte intensità, sono le più favorevoli al verificarsi di incendi boschivi. Viene individuato un periodo ad alto rischio d’incendio generalmente compreso tra il 1° luglio e il 31 agosto di ogni anno, ma si possono anche istituire periodi a rischio diversi. Obiettivo del servizio antincendio è la prevenzione degli incendi boschivi. Per cui vengono individuate alcune azioni a rischio incendio, per le quali vengono dettate prescrizioni, ossia:

  • Accensioni di fuochi e carbonaie
  • Abbruciamento di residui vegetali
  • Uso di strumenti o attrezzature a fiamma libera o che possano produrre scintille o faville
  • Accumulo o stoccaggio all’aperto di fieno, di paglia o di altri materiali facilmente infiammabili.

(il periodo a rischio può essere modificato sia dalla Regione Toscana sia dal Sindaco, ormai ogni anno si verificano estensioni del periodo a richio dovute a siccità e temperatire più alte della media)

Gli enti ed i privati possessori a qualsiasi titolo di boschi, terreni agrari, prati, pascoli ed incolti, devono mettere in atto le azioni necessarie ad evitare il possibile insorgere e la propagazione di incendi adottando i seguenti interventi preventivi:

·         pulizia a propria cura e spese dei terreni invasi da vegetazione, mediante rimozione di ogni elemento o condizione che possa rappresentare pericolo per l’incolumità e l’igiene pubblica, in particolar modo provvedendo alla estirpazione di sterpaglie e cespugli, nonché al taglio di siepi vive, di vegetazione e rami che si protendono sui cigli delle strade e alla rimozione di rifiuti e quanto altro possa essere veicolo di incendio, mantenendo per tutto il periodo estivo, le condizioni tali da non accrescere il pericolo di incendi.

·        pulizia in prossimità di strade pubbliche e private, lungo le ferrovie, nonché in prossimità di fabbricati e/o impianti ed in prossimità di lotti interclusi, di confini di proprietà da sterpaglie, di vegetazione secca in genere presente oltre ripulitura da parte degli enti interessati (ANAS, Ferrovie dello Stato, amministrazione provinciale, ecc...) della vegetazione erbacea e/o arbustiva (fatta eccezione per le specie protette ai sensi della L.R.7/06) presente lungo le scarpate stradali e ferroviarie nel rispetto delle norme vigenti, compreso il codice della strada.

Chiunque avvisti un incendio che interessi o minacci i boschi è tenuto a darne comunicazione immediata ad una delle seguenti autorità locali:

  • Sala Operativa Regionale    TEL. 800.425425 
  • Vigili del Fuoco – Comando Provinciale:  TEL. 115
  • Amministrazione Comunale di Rosignano M.mo:
    TEL. 0586.792929 Centralino Pubblica Assistenza

Il Comune di Rosignano M.mo è convenzionato con la Pubblica Assistenza di Rosignano per  la prevenzione e la repressione degli incendi boschivi.

Ai sensi dell’art. 70 ter della LR 39/00 (modificata dalla LRT 80/2012), i Comuni, sulla base delle indicazioni contenute nel piano AIB, svolgono le seguenti attività:

a) istituiscono proprie squadre AIB, anche attraverso convenzioni con le associazioni di volontariato di cui all'articolo 71, comma 1, lettera b), per provvedere alla prevenzione e lotta
attiva degli incendi boschivi;
b) assicurano i servizi logistici necessari per le squadre di pronto intervento e per gli altri soggetti che concorrono all'estinzione dell'incendio, adottando gli eventuali provvedimenti autoritativi;
c) assicurano la disponibilità, previo apposito censimento, degli automezzi e delle macchine operatrici esistenti nell'ambito territoriale di competenza e utilmente impiegabili nelle operazioni d'estinzione attraverso convenzioni con i proprietari, fermo restando il potere di requisizione del Sindaco nei casi di grave ed urgente necessità, ...

Il  Comune di Rosignano mette a disposizione, previo accordo con gli Enti competenti, personale tecnico per la direzione delle operazioni di spegnimento e partecipa al servizio di addetto di sala e responsabile di sala presso i Centri Operativi Provinciali avendo personale formato per tali evenienze.

Altre informazioni sul sito www.pcbassavaldicecina.it 

Catasto degli incendi

Il Catasto degli incendi boschivi è stato istituito con Legge 21.11.2000 n. 353 "Legge Quadro in materia di incendi boschivi" e Legge Regionale 21/03/00 n. 39 "Legge Forestale Toscana" art. 75bis.

Tale istituzione prevede l’apposizione di vincoli che limitano l’uso del suolo solo per quelle aree che sono individuate come boscate o destinate a pascolo, con cadenze temporali differenti.

Nei boschi percorsi da incendi è vietato (ai sensi dell'art. 76 comma 4, 5,  6 e 7 della L.R.T. n. 39/2000):

comma 4
a) per dieci anni, il pascolo di qualsiasi specie di bestiame, fatte salve le deroghe previste dal regolamento forestale in caso di favorevole ricostituzione del soprassuolo boschivo;
b) per cinque anni l’esercizio dell’attività venatoria, qualora la superficie bruciata sia superiore ad ettari uno, in presenza della tabellazione di cui all'articolo 70 bis, comma 2.
comma 5
Sia nei boschi percorsi dal fuoco che nei pascoli, situati entro 50 metri dai boschi percorsi dal fuoco, fatte salve le opere pubbliche, le opere necessarie all’AIB e quanto previsto negli strumenti urbanistici approvati precedentemente al verificarsi dell’incendio, è vietata:
a) per un periodo di quindici anni, ogni trasformazione del bosco in altra qualità di coltura;
b) per un periodo di dieci anni, la realizzazione di edifici o di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive.
comma 6
Alle aree di cui al comma 5 ed agli immobili ivi situati si applica la disposizione dell’articolo 10, comma 1, terzo periodo(132), della l. 353/2000 e successive modificazioni
comma 7
Sia nei boschi percorsi dal fuoco che nei pascoli, situati entro 50 metri dai boschi percorsi dal fuoco, sono vietate, per cinque anni, le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, salvo specifica autorizzazione concessa dal Ministro dell’ambiente, per le aree naturali protette statali, o dalla Regione negli altri casi, per accertate situazioni di dissesto idrogeologico e nelle situazioni in cui sia urgente un intervento per la tutela di particolari valori ambientali o paesaggistici.

E' possibile verificare il Catasto dei boschi percorsi dal fuoco su questo sito cliccando qui 

 

Rischio Sismico

Abbiamo visto che il rischio è rappresentato dalla possibilità che un fenomeno naturale o indotto dalle attività dell’uomo possa causare effetti dannosi sulla popolazione, gli insediamenti abitativi e produttivi e le infrastrutture, all’interno di una particolare area, in un determinato periodo di tempo, ed è dato dal prodotto PxExV   

Pericolosità
Esprime la probabilità che, in un dato lasso di tempo, un'area sia interessata da terremoti che possono produrre danni. Questo dipende dal tipo di terremoto, dalla distanza tra l'epicentro e la località interessata nonché dalle condizioni geomorfologiche dell'area. La pericolosità non dipende dall'uomo e da cosa ha costrutio, ma è indipendente.

Esposizione

Misura il la consistenza numerica e il valore dell'oggetto esposto al rischio in relazione alle principali caratteristiche dell'ambiente costruito il cui stato, comportamento e sviluppo può venire danneggiato dal sisma ( la popolazione, le attività economiche, i beni artistici, i servizi sociali, i beni ambientali, l'insediamento nel suo complesso).

Vulnerabilità

E' dato dalla misurazione della possibilità che persone, edifici o attività subiscano danni o modificazioni a seguito del sisma. Da un lato valuta la perdita o la riduzione di efficienza, dall'altro l'attitudine rimanente a salvaguardare il  sistema territoriale nel suo complesso e a garantire quel funzionamento che ci sarebbe stato normalmente. I materiali e le modalità di costruzione degli edifici sono particolarmente importanti per diminuire la vulnerabilità.

Il nostro territorio è classificato per la sua pericolosità, in zona sismica 3 a seguito dell'aggiornamento della classificazione regionale approvata con del. G.R.T. n. 878 del 8.10.12

 

mappa della classificazione sismica

Cosa bisogna fare in caso di terremoto?

Anche qui prendiamo le indicazioni fornite dal Dipartimento di Protezione Civile.

"Prima del terremoto

• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi. (a Rosignano S3)
Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto
• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti.
Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso
• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti
• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.
Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza"

•  Informati su quali sono le aree di attesa più vicine a te (scarica il PDF con tutte le aree di attesa previste nel Piano di Protezione Civile del Centro Intercomunale)

Durante il terremoto

• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.
Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare
• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi

Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto (possibilmente un'area di attesa), lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso

 Ulteriori notizie sulla sismicità del territorio toscano e tante informazioni sui terremoti è possbile trovarle sul sito del Servizio Sismico della Regione Toscana http://www.regione.toscana.it/speciali/rischio-sismico e sul sito del Centro Intercomunale http://www.pcbassavaldicecina.it/?page_id=4499 

Rischio idrogeologico

In questo rischio sono compresi quegli effetti  causati su un territorio dalle cosiddette  “condizioni meteorologiche avverse”  e dall’azione delle acque in generale, siano esse superficiali, in forma liquida o solida, o sotterranee (a titolo indicativo rinetrano in questo rischio: venti forti e mareggiate, temporali, alluvioni, frane, gelate e nevicate, ecc.) 

Il rischio idrogeologico è  fortemente condizionato dall’azione dell’uomo.
L'urbanizzazione, alcune volte selvaggia,  la densità abitativa, l'abbandono della campagna e la conseguente mancata manutenzione dei terreni agricoli e dei boschi, la riduzione delle aree boscate, la mancata manutenzione dei corsi d'acqua, le costruzioni in aree a rischio alluvionale, hanno aumentato l'esposizione del territorio italiano a rischi come questo.

Al fine di ridurre alcuni rischi idrogeologici ogni Regione (ai sensi della direttiva del 27/2/2004) si è dotata di un Centro Funzionale di Monitoraggio Meteo. 

La Regione Toscana ha reso opertivo già dal 2006  il Centro Funzionale Regionale, che ogni giorno, sulla base delle valutazioni meteo fornite dal Consorzio LaMMA, valuta i possibili effetti al suolo e i livelli di criticità raggiunti per ciascun rischio.

 

Una volta  completata la valutazione del livello di criticità previsto per ogni rischio e per ogni zona avviene la pubblicazione su un’apposita pagina del sito web della Regione Toscana

In tale sezione del sito web è possibile trovare informazioni sul funzionamento del sistema di allertamento meteo toscano e importanti indicazioni sulle norme di comportamento relative ai vari rischi connessi alla situazione meteorologica.

Se la criticità è valutata moderata o elevata il Centro Funzionale emette inoltre un Avviso di Criticità e la Regione adotta il conseguente Stato di Allerta, diramandolo tramite la propria Sala Operativa a tutti i soggetti che fanno parte del sistema di protezione civile regionale: Province, Comuni, Prefetture, strutture operative, volontariato, gestori dei servizi e della viabilità.

Una volta emesso lo Stato di Allerta (CODICE ARANCIO O ROSSO) il reperibile H24  del Centro Intercomunale  provvede a contattare  una serie di soggetti e a pubblicare l’avviso sul sito web del Centro (www.pcbassavaldicecina.it) e ad inviare una Newsletter a tutti coloro che si sono iscritti nell'apposita sezione del sito.

Nel caso di Allerta Meteo con Criticità Elevata (CODICE ROSSO) viene inviato anche un messaggio vocale, tramite il sistema di allertamento telefonico in emergenza del Comune di Rosignano Marittimo (dal numero 0586724267), ad oltre 6.000 utenze telefoniche fisse del territorio comunale e a tutti gli altri che si sono iscritti al servizio.  

Per chi non fosse ancora iscritto può farlo attraverso questo link: 

https://registrazione.alertsystem.it/rosignanointercomunale

Ulteriori informazioni sul cosa fare per ridurre questo rischio è possibile trovarle sul sito web del Dipartimento di Protezione Civile.

https://rischi.protezionecivile.gov.it/it/meteo-idro/sei-preparato

 

Rischio dighe

Il Lago di Santa Luce è situato all’estremità meridionale del territorio dell’omonimo paese, vicino al confine con il Comune di Castellina Marittima.

Per la Diga di Santa Luce è stato predisposto un Piano di Emergenza Esterno dalle due Province  coinvolte (Pisa e Livorno)  in collaborazione con le rispettive Prefetture e  i Comuni di Castellina M.ma, Santa Luce e Rosignano Marittimo oltre al vecchio  Centro Intercomunale.

Il Piano è stato approvato definitivamente dalle due province ad inizio anno 2014.

I livelli di emergenza di protezione civile e quindi le relative procedure del Piano di Emergenza Esterno (PEE) della diga di Santa Luce sono attivati in relazione alle fasi previste nel Documento di Protezione Civile (DPC) redatto dall’Ufficio Tecnico per le Dighe di Firenze e approvato dall’Ufficio Territoriale del Governo (UTG) di Pisa in data 14/12/2011. I livelli di emergenza previsti dal PEE sono attivati dalle comunicazioni del gestore della diga (Società Solvay Chimica Italia SpA) dell’inizio delle diverse fasi previste dal DPC.

 

 

Fasi di Allerta DPC Livelli di Emergenza PEE
Vigilanza Ordinaria ATTENZIONE
Vigilanza Rinforzata ALLERTA
Allarme di Tipo 1 PREALLARME
Allarme di Tipo 2 ALLARME

 

Le diverse fasi di allerta del DPC possono iniziare, e conseguentemente anche i diversi livelli emergenza del PEE possono essere attivati, direttamente o saltando le fasi precedenti nel caso che ne ricorra la necessità in relazione all’insorgere di specifiche condizioni riportate nel DPC.

Descrizione della infrastruttura:
Si tratta di un bacino artificiale, realizzato dalla società Solvay negli anni ’50 (collaudato nel 1960) – mediante sbarramento in terra del Fiume Fine a circa metà della sua altezza e del Botro di Riseccali in Località Casacce.
Il serbatoio è adibito ad uso industriale e fornisce acqua allo stabilimento chimico Solvay  di Rosignano Marittimo attraverso una condotta di circa 12 Km. La quota originaria dell’alveo era 33 m sml.  Il rilevato che costituisce il corpo diga è alto 23 m, ed è costituito da materiali sciolti in terra zonata.

Link alle informazioni riportate sul sito www.pcbassavaldicecina.it 

Documenti

Elaborati Piano PC comunale Link agli elaborati del Piano di Protezione Civile del Comune di Rosignano Marittimo (File pdf 100,18 kB)
Elaborati gestione associata Link agli elaborati della sezione del Piano di Protezione Civile relativa alla gestione associata Bassa Val di Cecina (File pdf 62,44 kB)
Sito Dedicato http://www.pcbassavaldicecina.it/?page_id=4928

Formati disponibili

Formati disponibili

PDF

Licenza di distribuzione

Licenza di distribuzione

Licenza sconosciuta

Date

Data di inizio validità/efficacia

14/01/2025

Data di inizio pubblicazione

14/01/2025

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento: 04/09/2025 11:30

Sito web e servizi digitali OpenCity Italia distributed by Bit4ID · Accesso redattori sito