GRANDE SUCCESSO PER LA MOSTRA “FATTORI. POESIA E FORZA DEL BIANCO E NERO”: OLTRE 100 VISITATORI AL GIORNO AL CASTELLO PASQUINI DI CASTIGLIONCELLO NEI FINE SETTIMANA DI APERTURA

E ORA LE OPERE SI POSSONO AMMIRARE ANCHE ATTRAVERSO LA LENTE DI INGRANDIMENTO. LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO CLAUDIO MARABOTTI E DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA GIULIO ROTELLI
Data:

24/10/2025

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  • Comunicato stampa
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Descrizione

Il bianco e nero delle acqueforti brilla sotto le luci che illuminano le oltre settanta opere esposte nelle sale del Castello Pasquini di Castiglioncello. Un percorso affascinante e suggestivo, che racconta l’arte di Fattori seguendo il filo della tecnica alla quale il grande pittore livornese cominciò ad avvicinarsi intorno agli anni Ottanta dell’Ottocento. 

“Fattori. Poesia e forza del bianco e nero”  curata da Silvestra Bietoletti, è il titolo di questo evento che il Comune di Rosignano Marittimo con la collaborazione di Fondazione Armunia ha voluto realizzare in occasione dei 200 anni dalla nascita del grande pittore. E il pubblico di appassionati sta rispondendo in maniera forte nei fine settimana durante i quali la mostra (a ingresso libero) è aperta al pubblico. La media dei visitatori, infatti, è di oltre un centinaio di persone al giorno (aperture 10-13 e 16-20 il venerdì, dalle 16 alle 20 il sabato e la domenica più i prefestivi e festivi). E così  in poco meno di tre settimane (l’esposizione è stata inaugurata il 4 ottobre) si è già sfiorata quota mille, nonostante - come detto - l’apertura sia solo per tre giorni a settimana.

Sicuramente un risultato che il sindaco Claudio Marabotti e l’assessore alla cultura Giulio Rotelli sottolineano con orgoglio: 

“C’è grande soddisfazione per l’interesse che sta suscitando questa mostra che è complementare a quella più grande allestita anch’essa in questo periodo nelle sale del Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno. Questa dedicata al bianco e nero - sottolinea il sindaco Marabotti - è una esposizione che riguarda l’arte incisoria dell’artista che anche in questo senso era un grande maestro. Inoltre è una mostra radicata nel nostro territorio: infatti fra le opere esposte ce ne sono diverse che mostrano scorci di Castiglioncello senza dimenticare le incisioni dedicate alle gabbrigiane. Quindi un evento che, credo, anche per le scuole possa essere di grande interesse. Di conseguenza rinnovo l’invito che vengano a visitarla”.

L’assessore alla cultura Giulio Rotelli, come il sindaco Marabotti, si è detto molto contento riguardo alla presenza di così tanti visitatori. “Debbo dire che sul territorio l’interesse per gli eventi culturali promossi dalla nostra Amministrazione è crescente - afferma l’assessore alla cultura Giulio Rotelli - Questa mostra che si è aperta a fine estate e proseguirà fino a gennaio richiama l’attenzione anche di chi frequenta Castiglioncello e la nostra costa in estate, Persone che magari scelgono poi di venire in zona anche durante qualche fine settimana invernale e quindi hanno oggi una motivazione in più, quella di poter visitare questa importante esposizione. L’ingresso è libero, una scelta fatta proprio per stimolare le persone a visitare un percorso artistico fattoriano che emoziona”.

Fra l’altro per la visita, il pubblico dispone - se vuole - anche della possibilità di poter osservare le opere con una lente di ingrandimento. “Si riescono percepire in questo modo anche i più piccoli particolari dell’incisione” sottolinea l’assessore Rotelli. E, aggiungiamo, attraverso la lente sembra quasi di ammirare una tridimensionalità diversa delle opere.

Per Giovanni Fattori (Livorno 1825,Firenze 1908) questo appuntamento a Castiglioncello rappresenta un po’ un “ritorno a casa” in quanto sul promontorio, nel XIX secolo, si sviluppò grazie ad un mecenate come Diego Martelli, il movimento dei macchiaioli, gli artisti della macchia, che dettero vita a quella che viene chiamata “scuola di Castiglioncello”. Se poi si considera che la proprietà con villa di Martelli si trovava podio nell’area dove oggi c’è il Castello Pasquini, questo “ritorno a casa” è pressoché completo. I macchiaioli, ospiti di Martelli, nelle loro tele trasportavano la luce e le ombre che definiscono paesaggi e personaggi, a partire proprio dalla campagna, dalle colline e dal litorale di Castiglioncello che all’epoca era un piccolo borgo sospeso fra mare e campagna.

Con la mostra dedicata a Fattori, il Castello Pasquini torna ad essere fulcro dell’arte e delle grandi mostre di valenza internazionale.L’obiettivo primario del percorso espositivo è quello di far conoscere l’opera incisoria che Fattori avviò con vigore partire dal 1883 con risultati che collocano l’artista ai vertici della storia della grafica a livello europeo. Le 72 acqueforti sono in tiratura originale e appartengono a istituzioni pubbliche. 44 incisioni arrivano dal Museo Civico di Livorno intitolato proprio a Giovanni Fattori, illustre figlio della città; 19 sono quelle prestate dal Museo della Grafica di Pisa; 8 dalla Fondazione Accademia Carrara di Bergamo e una dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze. 

La produzione grafica di Fattori in mostra racconta dalle sperimentazioni dei primi anni Ottanta del XIX secolo, quando, per conto della Società Promotrice fiorentina eseguì un’incisione del suo dipinto Carica di cavalleria, fino alle prove dell'ultimo decennio del secolo e del primo Novecento, indicative di come la pratica dell'acquaforte fosse divenuta per l'artista un esercizio indispensabile, un mezzo espressivo inscindibile dalla pittura in un continuo dialettico scambio dei risultati raggiunti. Anche i soggetti sono i medesimi raffigurati nei quadri: paesaggi e vedute solitari o percorsi da pochi soldati, contadini, animali. Il mondo degli umili caro alla poetica di Fattori, cui le innovative soluzioni formali dettate dalla forza incisiva del tratto e dalle dimensioni ridotte della lastra, infondono straordinarie possibilità emotive frutto della sapiente saldatura fra sentimento del vero e artificio mentale.

Curatrice di “Fattori, Poesia e forza del bianco e nero” è - come detto - Silvestra Bietoletti che dal 2002, anno in cui pubblicò un libro sulla pittura di macchia, ha curato più mostre sui Macchiaioli e collaborato alle più importanti esposizioni allestite in Italia sul tema, tra le più recenti delle quali vi sono I macchiaioli. Arte italiana verso la modernità, e Giovanni Fattori, tutte e due alla GAM di Torino, rispettivamente nel 2018-2019 e nel 2021-2022.

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 24/10/2025 18:10

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