Descrizione
Una bella sera d’estate quella del 21 luglio, data di nascita della grande sceneggiatrice Suso Cecchi d’Amico da sempre legata a Castiglioncello, località dove - sul palco all’aperto del Castello Pasquini - lunedì è stato consegnato il premio a lei dedicato. A riceverlo da Paola Pitagora, che domenica era intervenuta per parlare di Suso e del film “Senza sapere niente di lei”, c’era Casey Kauffman, uno degli autori del film “Vittoria”. L’altro, Alessandro Cassigoli, era invece a Napoli per ritirare a sua volta un premio analogo, per la stessa pellicola che al Pasquini è stata anche proiettata, provocando vasta emozione fra il pubblico presente.
A consegnare il premio (realizzato all’artista orafo Mimmo Di Cesare) c’erano il sindaco del Comune di Rosignano Marittimo, Claudio Marabotti, Massimo Ghirlanda del Centro Studi Commedia all’italiana, Masolino d’Amico, la critica Alessandra Levantesi e Paola Pitagora che per il film citato sopra (di Luigi Comencini, anno 1969) e sceneggiato anche da Suso Cecchi d’Amico, conquistò il Nastro d’argento. Questa pellicola ebbe successo di critica, ma non di pubblico, trattando un tema come l’eutanasia che non era fra quelli in evidenza nell’ambito dei mutamenti sociali di quegli anni. Oggi la sensibilità è cambiata e il film sarà ripreso presto da una produzione francese.
Casey Kauffman ha ringraziato per il riconoscimento ed ha parlato dell’importanza del lavorare in team, in questo caso Alessandro Cassigoli, un collega che come lui non è uscito da scuole di sceneggiatura, ma da esperienza diverse legate comunque al cinema. Ma anzi, la sceneggiatura del film vincitore è stata un work in progress, adattandola anche alle esigenze del set sul quale si sono mossi attori non professionisti.
LA MOTIVAZIONE. “Il Premio Suso Cecchi d’Amico 2025 per la sceneggiatura viene assegnato ad Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman per “Vittoria” film che, in bilico fra documentario e finzione, racconta (a partire da fatti accaduti) l’insorgere di un desiderio di adozione a rischio di compromettere un equilibrio familiare. A colpire è la sensibilità con cui il copione si addentra nella realtà umana e sociale di protagonisti presi dalla vita, cogliendone con naturalezza l’intima verità senza mai dare la sensazione di una messa in posa. Anzi, l’impressione è che nei coniugi Jasmine e Rino l’emozione riaffiori con la nuova freschezza di chi rivive il proprio passato alla luce dell’esperienza. E, da Torre Annunziata all’orfanotrofio bielorusso, è bella l’idea della potenza di un sogno capace di imporsi sul quotidiano e trasformarlo”.
LA SINOSSI DI “VITTORIA”. Torre Annunziata. Jasmine è una donna di circa 40 anni, felicemente sposata con Rino, madre di tre figli maschi, che ha un salone di bellezza sul corso principale. Dalla morte del padre però è spesso inquieta a causa di un sogno ricorrente, quello di una bambina bionda che le corre incontro tra le braccia. Quell'immagine diventa un desiderio: una figlia la vuole davvero. Ne parla prima con il figlio maggiore e poi con il marito che però non sembrano sostenerla. Lei però non si dà per vinta e decide di seguire il tortuoso iter delle adozioni internazionali anche se la sua scelta rischia di mettere in crisi l'equilibrio familiare. C'è una spesa importante da sostenere, proprio nel momento in cui il figlio più grande si sta trasferendo a Milano e Rino vuole aprire una falegnameria a Capri. Ma Jasmine fa di tutto per recuperare il denaro necessario prima di arrivare in un orfanotrofio della Bielorussia dove il suo sogno può diventare realtà.
IL PREMIO SUSO CECCHI D’AMICO. Dal 2012 il Comune di Rosignano Marittimo ha istituito il Premio Suso Cecchi d'Amico, destinato ogni anno alla migliore sceneggiatura originale di un film italiano al centro del quale abbia particolare rilievo una figura femminile. A partire dal 2015, il Premio viene solitamente assegnato (comegià accennato) il 21 lugliodata di nascita di Suso Cecchi d’Amico.
Il Comune di Rosignano Marittimo e il Centro Studi intendono con questo premio rendere omaggio alla figura di Suso Cecchi d’Amico, che con Castiglioncello ha avuto un legame speciale, avendolo eletto quale luogo di vacanza e di lavoro.
Tra i vincitori di questo riconoscimento anche Paola Cortellesi, Susanna Nicchiarelli, Alice Rorhwacher, Francesca Archibugi.
Il Premio viene assegnato all’autrice o all’autore della sceneggiatura di un film italiano prodotto dal 15 maggio 2024 al 15 maggio 2025, in cui riveste particolare rilievo una figura femminile. La Giuria della XIV edizione è composta da: Oreste De Fornari, Stefania Ippoliti, Alessandra Levantesi, Massimo Ghirlanda (Segretario), Paola Pitagora (Presidentessa), Paola Cortellesi, Giulia Calenda, Furio Andreotti (vincitori della XIII edizione)