Descrizione
Manca meno di un mese all’inaugurazione della mostra di Mauro Biani al Castello Pasquini di Castiglioncello e la curiosità che vuole trasformarsi in emozione davanti ai suoi disegni diventa sempre più forte. Perché “Il segno e l’impegno” è un titolo che, da solo, racconta tutto. Il nostro mondo, la nostra società, la difficile contemporaneità che viviamo, la voglia di rompere catene e schermi, i no alla guerra e i sì alla pace, la voglia di (ri)trovare la nostra coscienza, ma soprattutto l’umanità di fronte alla disumanità.
“La farfalla gialla che vola sopra il filo spinato di un lager, il papavero rosso, i volti dei potenti di turno senza occhi o naso o bocca, le bambine e i bambini trasformati in voce innocente di una ormai svaporata coscienza collettiva, i muri che sono prigioni, il mare freddo che inghiotte dolori e assiste muto a dialoghi sul perché: pezzi di un puzzle che compongono il suo stile, la sua anima, il suo contributo a svergognare il mondo dei cattivi e dare coraggio a quello dei buoni. E in più - scrive il giornalista Carlo Verdelli - c’è il genio, come quando (Biani, ndr) disegna Trump con l’occhio torvo e gli ributta indietro a boomerang l’ormai indimenticabile frase sui Paesi pronti a baciargli il culo per fermare i dazi. Scritta “bianesca” di accompagnamento: “Una faccia da baci”. Utile aggiungere in costa la data, a memento, ma che l’opera sia sua lo dice già il segno, il testo e la scelta del contesto”. Queste righe fanno parte del catalogo che accompagnerà la mostra di Mauro Biani. Un appuntamento che racconta la sua arte, ma anche la sua storia, quella di uomo e artista.
“Il segno e l’impegno” sarà inaugurata il 12 luglio alle ore 18.30 al Castello Pasquini, e proseguirà poi sino al 31 agosto (ingresso libero). Saranno 89 le opere in mostra, di due dimensioni (50 per 70 e 70 per 100), stampate su forex. Altre sei, invece, resteranno fuori dal percorso espositivo del Castello per raggiungere direttamente le cittadine e i cittadini, per sollecitare le coscienze. Sei opere, dicevamo. Sei disegni che raccontano il nostro quotidiano invitando, appunto, all’impegno. Le sei opere saranno dislocate, una per ogni frazione del Comune di Rosignano Marittimo, in luoghi simbolo come possono essere le piazze. Quindi il percorso partirà da Castiglioncello, dove c’è la mostra “principale” per andare poi a diffondersi a Rosignano Solvay, a Vada, a Rosignano Marittimo, a Castelnuovo della Misericordia, a Gabbro e a Nibbiaia.
Le sezioni in cui sarà divisa l’esposizione - curata da Elisabetta Cosci - saranno sette. Questi i titoli: altri mondi, democrazia, guerra e pace, lavoro, migranti, persone, società.
Le vignette, come è evidente, affrontano temi universali e diventano veri e propri racconti per immagini che illuminano le oscurità e sostengono i diritti di chi diritti non ne ha. La vignetta “Il segno e l’impegno”, in originale, sarà inserita nella bacheca di ingresso alla mostra.
“Con Mauro ho lavorato negli anni dell'Espresso e poi in televisione, nella striscia quotidiana di Rai3 “Il Cavallo e la Torre”, in un ideale passaggio di testimone con Andrea Purgatori. Quello che disegna - scrive Marco Damilano, giornalista - coincide con quello in cui (Biani, ndr) crede e con la dolcezza umana che è il suo tratto esistenziale e grafico. Una compagnia quotidiana o settimanale per i lettori di carta stampata, nella versione televisiva le sue storie svelano pause, sottintesi, scoprono orizzonti, spazi. Mauro raccoglie i materiali di tutti i giorni, il frullatore delle parole di guerra dei politici, e li rimette in circolo. Con la capacità, che fa di lui una voce unica, di essere nelle colonne di un giornale, in una trasmissione di attualità, ma con l'ostinazione di dare forma a quello che nelle cronache resta spesso laterale, inattuale, perfino inutile, con la convinzione che «niente è inutile», come dice Mauro Rostagno, nessuno lo è”.
Verdelli e Damilano sono gli autori di due interventi sul catalogo di 80 pagine (editore All Around di Roma) la cui introduzione porterà le firme di Claudio Marabotti, sindaco di Rosignano Marittimo, e dell’assessore alla cultura Giulio Rotelli.
“Abbiamo deciso di chiedere la disponibilità di Mauro Biani per una mostra antologica perché crediamo che sia uno degli artisti più moderni per il modo con cui tratta i temi dolorosi del presente” sottolinea Claudio Marabotti, sindaco di Rosignano Marittimo, e appassionato d’arte. E l’assessore Rotelli aggiunge: “Avevamo, come amministrazione, promesso mostre di alto livello a Castiglioncello. Con Biani la promessa è mantenuta”.