Descrizione
La fabbrica e la “città giardino” costruita attorno ad essa. Un’area urbana che è andata poi espandendosi in un territorio fra mare e colline che prima della nascita di sodiera e ciminiere aveva vocazione agricola e boschiva. I primi tecnici Solvay arrivarono in zona attorno al 1909-1910, poi ci furono a ruota l’acquisto dei terreni e successivamente la posa della prima pietra che avviò la costruzione della fabbrica. Un agglomerato industriale attorno al quale, poco dopo, cominciarono a nascere le case per i dipendenti.
In poco più di cento anni il “paese” si è allargato sempre di più fino ad assumere la connotazione urbanistica attuale di quella che si chiama frazione Rosignano Solvay. Un “luogo” che prima del 1913 non esisteva, ma è diventato piano piano una “comunità” perché la costruzione dello stabilimento richiamò giovani e meno giovani, ma anche intere famiglie, da tutto il circondario e anche oltre, in gran parte persone che fino ad allora erano dedite all’agricoltura e che si trasformarono in operai e impiegati di un’azienda chimica, molto innovativa per l’epoca, fondata dai fratelli belgi Ernest e Alfred Solvay. Una fabbrica che diventò quindi il fulcro attorno al quale andò a “costruirsi” un tessuto sociale che ha prodotto e continua a produrre economia, sebbene con le trasformazioni dovute ai cambiamenti legati alla storia su cui innestano il progresso tecnologico, l’innovazione e la necessità di una nuova sostenibilità ambientale.
Il 22 marzo 2025 si aprirà un focus proprio sulle “origini” di Rosignano Solvay e sull’inizio delle trasformazioni del territorio nel convegno “Impatto socio-economico della società Solvay nel Comune di Rosignano 1913-1940”, L’appuntamento (ore 15.30) è nella Sala Auditorium di Piazza del Mercato. A promuoverlo è il Circolo Piero Gobetti di Firenze con il Comune di Rosignano Marittimo, in collaborazione con Regione Toscana, Fondazione Spadolini Nuova Antologia, Fondazione Ernesto Rossi - Gaetano Salvemi e la stessa società Solvay.
Dopo i saluti introduttivi del sindaco Claudio Marabotti e di Nicolas Dugenetay direttore dello stabilimento Solvay di Rosignano, sarà Roberto Badulato del Circolo Piero Gobetti a presentare e introdurre il convegno e i suoi relatori.
“La grande industria e la trasformazione del territorio 1913-1924” (periodo che ingloba gli anni della prima Guerra Mondiale) sarà il tema che verrà esaminato dallo storico Fabio Bertini dell’Università di Firenze. Gabriele Paolini, storico della stessa Università originario del nostro comune, aprirà invece un focus su “Il modello aziendale e gli effetti sociali 1925-1940” mentre Mauro Cusmai, dell’Unitre Rosignano, affronterà la tematica “La fabbrica fuori dalla fabbrica” portando e raccontando episodi e personaggi del mondo Solvay all’esterno dello stabilimento.