CINEMA SOTTO LE STELLE IN PIAZZA RISORGIMENTO: IL 13 AGOSTO PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO “LA CITTÀ DI SALE” (TRE DIVERSI PERCORSI DI VITA A ROSIGNANO)

È IL LAVORO DI ESORDIO DEL REGISTA PRATESE MATTEO INNOCENTI. NELL’AMBITO DI “UN MARE DI EVENTI” PROMOSSI DALLA PRO LOCO IO AMO ROSIGNANO

Data:

11/08/2025

© IGNOTO - Licenza sconosciuta

Descrizione

Prosegue senza sosta l’estate della Pro Loco Io Amo Rosignano Solvay. Nell’ambito della lunga e variegata rassegna “Un mare di eventi”, il prossimo appuntamento in programma, a ingresso gratuito, è con il cinema sotto le stelle. Mercoledì 13 agosto 2025 alle 21.30 in piazza Risorgimento, in collaborazione con Helix Pictures, verrà proiettato il documentario “La città di sale”. Si tratta del lavoro di esordio del regista pratese Matteo Innocenti, un viaggio nei ricordi e nei sogni proprio di Rosignano Solvay, tra le vestigia di utopie urbanistiche e le immagini sospese del futuro. 

“HelixPictures - spiega il presidente Mattia Mura che presenterà laserata - nasce con l’obiettivo di valorizzare il territorio attraverso il cinema. Per questo siamo felici di portare La città di Sale proprio a Rosignano: un film che racconta la città e che, incredibilmente, non era mai stato proiettato qui. Farlo alla presenza del regista e dei protagonisti renderà l’evento ancora più speciale. Un’occasione unica per guardare Rosignano con occhi nuovi”. 

Nel documentario si seguono le vicende di Roberto, Enrico e Francesco: appartengono tutti a generazioni diverse, e lungo i propri percorsi di vita si misurano con specifici frammenti della storia di questo centro urbano. C’è chi tra loro ne cerca l’identità contemporanea, tra i richiami turistici della costa e le suggestioni «lunari» delle spiagge bianche. E c'è chi invece rimane legato a un passato più o meno lontano, che siano i ricordi del vecchio molo o quell'identità forte che veniva plasmata dalle dinamiche peculiari della vita nella fabbrica. Un'impostazione tangibile e culminante nel villaggio Solvay, l'utopistica città giardino che parte da modelli ideali tardo-ottocenteschi come quello di Ebenezer Howard per prendere poi una sua via inedita, frutto anch'essa delle interazioni profonde tra differenti protagonisti di questo territorio. 

Il percorso del regista attraversa la quotidianità dei protagonisti ricercando le loro memorie, il loro presente e le loro immagini del futuro. In questo modo visioni economiche e prospettive storiche si incarnano in una dimensione radicalmente umana. La realtà si trasforma a poco a poco in un paesaggio interiore, e il tempo acquista una natura del tutto soggettiva, mentre emergono interrogativi sull’essenza degli spazi in cui viviamo, sul cambiamento del senso di identità attraverso le generazioni, sulla stratificazione dei livelli urbani e sull'antropizzazione del paesaggio. 

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 11/08/2025 13:19

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