Descrizione
Avrei voluto urlare, e ero muto:
la mia religione era un profumo.
Ed eccolo ora qui, uguale e sconosciuto,
quel profumo, nel mondo, umido
e raggiante: e io qui, perso nell’atto
sempre riuscito e inutile, umile
e squisito, di scioglierne l’intatto
senso nelle sue mille immagini…
(da La Religione del mio tempo)
La prima pubblicazione delle poesie “La religione del mio tempo” di Pier Paolo Pasolini risale al 1961. Un’edizione di Garzanti in cui i versi scritti dal regista, scrittore, poeta, attore, fra i più grandi intellettuali del Novecento, raccontano con grande forza il fermento della società di allora. “Usando la frusta quando lo ritiene necessario, Pasolini - si legge in una scheda di Garzanti - non retrocede di fronte a nulla e utilizza ogni possibile materiale argomentativo”. Una grande passione civile, il desidero continuo di capire e di vivere. Un’attualità che quelle poesie mantengono ancora oggi. Pasolini evidenziava come si stessero superano i valori della Resistenza “per abbracciare i contro-valori del consumismo più sfrenato, dell’arrampicamento sociale e della corruzione”: con queste parole, tempo fa, veniva presentato al pubblico lo spettacolo “La religione del mio tempo” con
Pierpaolo Capovilla che sarà domenica 2 novembre 2025 alle ore 21.30 sul palcoscenico del Teatro Ordigno di Vada nell’ambito del progetto promosso dal Comune di Rosignano Marittimo e in particolare dall’assessorato alla cultura in occasione del 50mo anno della scomparsa di Pasolini che fu ucciso notte del 2 novembre del 1975 nella zona dell’Idroscalo di Ostia.
“La religione del mio tempo”, con Capovilla, diventa una lettura scenica che cerca di riavvicinare il pubblico alla poesia pasoliniana, ma soprattutto alla forte critica che l’intellettuale espresse (come si legge in una recente presentazione) “nei confronti del consorzio umano che chiamiamo Repubblica Italiana”.
Nato in Lombardia nel 1968 (ma cresciuto a Treviso), Pierpaolo Capovilla è un artista a tutto tondo, cantautore, bassista e attore. È stato tra i fondatori degli One Dimensional Man e del Teatro degli Orrori. Risale al 2013 la scelta di un reading dedicato a Pier Paolo Pasolini, scegliendo “Le religione del mio tempo”, diviso in tre atti, ovvero Ballata delle madri, La religione del mio tempo e Luce.
La lettura scenica del 2 novembre all’Ordigno (ingresso gratuito) è il primo step del progetto Pasolini 50 / 1975-2025 che proseguirà sabato 8 novembre (ore 17) nella sala conferenze del Centro Culturale Le Creste con il convegno “In difesa dell’umano. Morte e attualità di Pasolini” con i relatori Paolo Desogus (Sorbonne Université Paris), Raoul Kirchmayr (Università di Trieste) e Sergio Labate (Università di Macerata). Coordinerà la giornalista Elisabetta Cosci.
Domenica 9 novembre alle 21.15 al Teatro Solvay ci sarà invece un’intervista pubblica all’attore Ninetto Davoli che dialogherà con la giornalista Elisabetta Arrighi. Seguirà la proiezione del film “Uccellacci e uccellini”, interpretato da Totò e Davoli. L’ingresso sarà gratuito.