Descrizione
Il primo appuntamento lirico della stagione sta per andare in scena. Si tratta dell’intermezzo buffo “La serva padrona” di Giovanni Battista Pergolesi, al Teatro Ordigno di Vada (Via Aurelia) venerdì 5 dicembre alle ore 21.15, come già annunciato da tempo da Fondazione Armunia. La mattina del 5, al Teatro Solvay di Rosignano, ci sarà invece una rappresentazione mattutina di questo lavoro di Pergolesi riservata alle scuole del territorio.
Fondazione Armunia, nell’ambito della programmazione autunnale, prevede anche l’appuntamento con “Arie per aria”, la lirica che diverte, in agenda alle ore 21.15 del 9 dicembre al Teatro Solvay. Il cast sarà composto dai soprano Elisa Maffi ed Elena D’Angelo (già applaudita interprete de “La vedova allegra” lo scorso agosto al Castello Pasquini) e dal baritono Allan Rizzetti. Saranno accompagnati al pianoforte da Milo Martani. Questo recital che introduce all’atmosfera natalizia “è un viaggio - confermano Roberto Riccio amministratore unico di Fondazione Armunia e Manrico Ferrucci direttore - tra celebri arie liriche da altrettante opere e operette famose, inframmezzate da momenti divertenti che prevedono un coinvolgimento del pubblico. Un programma che di fatto è un work in progresso per ogni rappresentazione”. C’è una scaletta di base e poi spazio alla fantasia. Fra le arie che non possono mancare, sono solo due esempi, “Largo al factotum” e “Un bel dì vedremo”, ovvero da Rossini a Puccini. Biglietti a partire da 10 euro, acquistabili su ticketone e presso i negozi Coop di Rosignano e Cecina. Al teatro Solvay il giorno dello spettacolo. Sono previsti sconti per gli abbonati alla stagione teatrale 2025 / 2026 ed ai soci Unicoop Etruria. (Info Fondazione Armunia 0586 754202).
Ma torniamo per il momento a “La serva padrona” del 5 dicembre che vedrà sul palcoscenico il soprano Sonia Peruzzo (Serpina) e il basso Dario Giorgelè (Uberto). Con l’orchestra da camera “Accademia Lirica di Curatone”, direttore e regista Daniele Anselmi. Ingresso 15 euro (biglietto intero) e 10 euro (ridotti Associazione Teatro, Unitre e Soci Unicoop Etruria). Info e prenotazioni 338 7552067, anche whatsapp.
Composta da Pergolesi per il compleanno di Elisabetta Cristina Brunswick - Wolfenbüttel (libretto di Gennaro Antonio Federico), il debutto de “La serva padrona” risale al 5 settembre del 1733. Avvenne al Teatro San Bartolomeo di Napoli e furappresentata quale intermezzo de “Il prigioniero superbo”, musicata anch’essa da Pergolesi. Come si legge in varie schede relative al titolo, questa prima rappresentazione napoletana de “La serva padrona” è considerata a tutti gli effetti l’inizio dell’opera buffa. La trama è una schermaglia tra l’attempato Uberto che vuole sposarsi e la giovane cameriera Serpina che per far ingelosire l’anziano dice di aver trovato un fidanzato, tale Tempesta, che è di fatto Vespone servitore di Uberto. Per cui Serpina chiede la dote a Uberto, ma questi non vuole pagare e alla fine la giovane cameriera diventerà sua moglie. Da qui il titolo “La serva padrona”.