Le signore di pian dei lupi e i loro gioielli: il museo archeologico di palazzo bombardieri racconta le loro storie durante le giornate dautunno del fai

Le signore di pian dei lupi e i loro gioielli: il museo archeologico di palazzo bombardieri racconta le loro storie durante le giornate dautunno del fai
Data:

09/10/2024

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© Comune - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Il territorio del Comune di Rosignano Marittimo di cose da raccontare ne ha moltissime, partendo dall'età del bronzo (XI - X secolo avanti Cristo), passando per gli Etruschi e i Romani, fino a giungere ai nostri giorni. Nel fine settimana del 12 e 13 ottobre 2024, le Giornate d'Autunno del FAI (Fondo Ambiente Italiano) offriranno ai cittadini di Rosignano, ma anche a tutti coloro che decideranno di visitare il territorio, alcune aperture eccezionali. Non solo le visite al Castello di Rosignano Marittimo che dalla cima “dell'ultima propaggine delle colline livornesi" (come si legge su una vecchia guida del territorio), domina la costa e ospita la sede storica del Comune, ma anche alla villa arcivescovile, alla chiesa di Sant'Ilario e al Palazzo Bombardieri nel quale si trova il Museo civico archeologico che con le sue collezioni offre numerosi spunti e motivi di approfondimento storico. Per arrivare agli scavi di San Gaetano, portati avanti dall'Università di Pisa, dove sta affiorando l'antico porto di Vada Volaterrana, un sistema portuale che per secoli rimase attivo nell'ambito delle rotte mediterranee.Tornando al Museo archeologico (dove è possibile anche l'esperienza di “ImmersiVada", full immersion tecnologica nell'area di scavo), potremo visitare le collezioni di epoca Etrusca e Romana, e fra queste ammireremo per la prima volta anche una serie di “reperti" di grande bellezza legati al mondo femminile, alla moda e al costume del proprio tempo. Al primo piano del Museo di Palazzo Bombardieri, dalla fine del mese di settembre 2024 quando si sono celebrate le Giornate europee del patrimonio (che hanno visto la presenza di oltre 150 visitatori), la direttrice del Museo, Carolina Megale, ha allestito una vetrina dedicata alle “Signore di Pian dei Lupi". Fra il 2001 e il 2005, in conseguenza di ritrovamenti occasionali avvenuti durante alcuni lavori agricoli, nella località di Pian dei Lupi, ubicata fra Castelnuovo della Misericordia e Nibbiaia, furono effettuate tre diverse campagne di scavi che hanno riportato alla luce oltre 70 tombe databili fra gli inizi del III e la fine del II secolo a.C. Si tratta di tombe a incinerazione di tipo “a pozzetto", talvolta ricoperte da una lastra di pietra locale o da una tegola. Una necropoli utilizzata da una comunità aristocratica, come emerge dalla qualità e dalla ricchezza dei corredi funerari. E fra questi i corredi femminili ricchi di oggetti di ornamento personali fra cui spiccano - come spiega uno dei pannelli che raccontano la storia di Pian dei Lupi - fermatrecce in oro, singoli o a coppia a testimoniare l'abitudine delle Etrusche di raccogliere i capelli in una o più trecce. Senza dimenticare un paio di orecchini d'oro a forma di testa di leone fabbricati in una oreficeria magno-greca, forse a Taranto.Tornando alla vetrina delle “Signore di Pian dei Lupi" potremo osservare attraverso una lente di ingrandimento un importante anello in argento con corniola incisa risalente alla fine del IV secolo a.C. Sulla parte piatta del castone è incisa la figura di un guerriero rivolta a destra, un oplita, ovvero un soldato con armamento pesante rappresentato da elmo, scudo e lancia. Ci sono anche, in mezzo ad altri reperti come spille e anelli, alcuni degli splendidi fermatrecce (a cui si è già accennato), quindi uno specchio in bronzo inciso di 11,5 centimetri di diametro, databile anche'esso alla fine del IV secolo a.C., e una kylix (coppa da vino, 13 centimetri di diametro) a vernice nera con graffito risalente al II secolo a.C. “Un museo, quindi anche quello di Rosignano, deve essere un centro di ricerca - sottolinea la direttrice Megale - e l'obiettivo è quello di ampliare il più possibile i contatti con le università. Per quanto riguarda gli appuntamenti del fine settimana del 12 e 13 ottobre, abbiamo le importanti aperture nell'ambito delle Giornate di autunno del FAI, ma anche, nel pomeriggio di domenica, la Giornata delle famiglie al Museo con la presenza di Valer Fattorini, educatore e archeologo, che condurrà un laboratorio".Giornate d'autunno del FAI. Visite al Castello. Il 12 ottobre dalle 15 alle 18 (ultima partenza ore 17) e domenica 13 con orario continuato dalle 10 alle 18. A cura della Delegazione FAI di Livorno.Scavi di San Gaetano - Vada. Il 12 ottobre dalle 15 alle 18 e domenica 13 dalle 10 alle 18 (entrambi i giorni ultima partenza alle ore 17). L'accesso a San Gaetano è riservato agli iscritti FAI e a coloro che si iscrivono in occasione delle Giornate. I gruppi di 35/30 persone saranno accompagnati da archeologi dell'Università di Pisa.

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 24/12/2024 10:18

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