Descrizione
In questo lungo weekend di Ognissanti la cultura vuole offrire a chi è attento alla storia e alle tradizioni del territorio due nuove opportunità dopo il successo delle recenti Giornate d'autunno del FAI (Fondo Ambiente Italiano). Per coglierle al volo, bisognerà salire al Castello di Rosignano Marittimo dove la storia che parte dagli Etruschi va a incontrare quella più recente. Tutto accade nello stesso edificio, ovvero quel Palazzo Bombardieri che ospita il Museo civico archeologico, ma anche il Fondo Pietro Gori.Così nella giornata di sabato 2 novembre 2024 (ore 10), si comincerà proprio con un breve viaggio a ritroso nel tempo, fino al 1800, per scoprire gli 832 volumi che costituiscono il Fondo intitolato all'anarchico, giornalista, scrittore, poeta e autore di canzoni come “Addio a Lugano" e “La ballata di Sante Caserio", che aveva per parte di padre ascendenze elbane mentre la madre era originaria proprio di Rosignano Marittimo, luogo che Gori frequentò e dove è sepolto nel cimitero comunale, in una cappella dietro al monumento eretto negli anni Cinquanta, al posto di quello che vent'anni prima era stato danneggiato da un squadra fascista (e ancora oggi visibile all'interno della cappella).Molti libri del Fondo ospitato a Palazzo Bombardieri (prenotazione obbligatoria al numero 333 2242103 / info@microstoria.it) appartennero alla biblioteca privata di Pietro Gori. Il Fondo conserva anche disegni, dipinti, fotografie e cimeli (in tutto circa 60 pezzi), alcune riviste fra cui “Criminologia moderna" e documenti appartenuti a Gori. L'inaugurazione del Fondo, costituito grazie ad un Comitato locale che voleva ricordare “il cavaliere errante dell'anarchia", risale al 1960, quando era sindaco Demiro Marchi. Per anni è rimasto dimenticato, fino a quando l'amministrazione comunale di Rosignano decise che venisse riordinato, grazie anche all'intervento della Soprintendenza Archivistica della Toscana. La riapertura al pubblico risale al 7 ottobre 1995.Attualmente, seguendo il fil rouge “Per la felicità di tutti gli uomini" vengono effettuate ogni primo sabato del mese, a cura della cooperativa Microstoria, le visite guidate al Fondo archivistico (da aprile a giugno e da ottobre a dicembre in orario 10 / 11.30, e dalle 17.30 alle 19 nei mesi da luglio a settembre). La visita guidata (massimo 15 persone) è gratuita. I partecipanti potranno poi usufruire di una tariffa ridotta per visitare il Museo Civico Archeologico.Ed è proprio questa la seconda opportunità del primo weekend di novembre - come indicato dalla direttrice Carolina Megale - grazie all'apertura straordinaria pomeridiana del Museo dalle 16 alle 19 (solitamente il Museo civico archeologico dal martedì al sabato nel periodo invernale resta aperto dalle 9 alle 13, la domenica e i festivi dalle 10 alle 13, chiusura il lunedì).Nelle sale dislocate su tre diversi piani il Museo, che fu inaugurato a Palazzo Bombardieri nel 1996, si possono trovare testimonianze importanti del periodo tardo etrusco, ma anche del periodo romano ed ellenistico, fino al medievale e successivamente fino all'inizio dell'età moderna. Il Museo Archeologico si è progressivamente arricchito nel tempo con molti reperti provenienti da scavi effettuati nel territorio (a San Gaetano, nell'area di Vada Volaterrana, ma anche a Pian dei Lupi), tenendo in particolare considerazione il rapporto fra uomo e ambiente e la vocazione marittima del territorio.