INTRECCI TEATRALI, MA ANCHE MUSICA E DANZA. PRESENTATO AL TEATRO SOLVAY IL CARTELLONE 2025/2026. INAUGURAZIONE CON ELIO IL 13 NOVEMBRE

FRA I NOMI CHE SALIRANNO SUL PALCOSCENICO ANCHE VERONICA PIVETTI, ELIO GERMANO, SILVIO ORLANDO, FRANCESCO PANNOFINO E OTTAVIA PICCOLO. ALL’ORDIGNO DI VADA (IN MARZO) UN LUNGO WEEKEND TUTTO DA SCOPRIRE
Data:

08/10/2025

© IGNOTO - Licenza sconosciuta

Descrizione

Il palcoscenico del Teatro Solvay torna ad accendere le luci della ribalta per la stagione 2025 / 2026. La magìa del sipario che, frusciando, si apre per mostrare la scena tornerà ad “abbracciare” la storica sala di Rosignano Solvay - per quanto riguarda il nuovo cartellone promosso da Comune di Rosignano e FTS - Fondazione Toscana Spettacolo onlus -  la sera del 13 novembre 2025. L’inaugurazione stagionale sarà con Elio, interprete di “Quando un musicista ride”, regia e drammaturgia di Giorgio Gallione, arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri, con Alberto Tafuri pianoforte, Martino Malacrida batteria, Pietro Martinelli basso e contrabbasso, Matteo Zecchi sassofono, Giulio Tullio trombone. Fra incanto e disincanto, per una serata che va a tuffarsi negli anni Sessanta, seguendo un percorso fra musica, canzone, cabaret e teatro, punteggiata da nomi di grandi artisti come Dario Fo, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Cochi e Renato, Marcello Marchesi. Il tutto guarnito da tanta creatività e innovazione.

La stagione 2025 / 2026 del Solvay prevede complessivamente nove appuntamenti che mescoleranno teatro, note musicali e danza, attori e attrici che reciteranno personaggi diversi, dai classici al teatro moderno e contemporaneo. La realtà assume forme diverse sul palcoscenico mentre il pubblico in sala diventa a sua volta protagonista fra riflessione e immaginazione.

Il dettaglio del cartellone che - come detto - è realizzato dall’Amministrazione comunale con FTS - Fondazione Toscana Spettacolo onlus, è stato quindi svelato al pubblico di abbonati, frequentatori e appassionati, durante l’incontro aperto che si è svolto nella mattinata dell'8 ottobre 2025 nella sede del Teatro Solvay. Nell’occasione si è parlato anche della campagna abbonamenti e della vendita dei biglietti (anche online).

Per quanto riguarda gli eventi al Teatro Ordigno di Vada - previsti per il mese di marzo 2026 - sono ancora in fase di definizione alcuni dettagli, ma comunque sono state fornite le informazioni su quello che andrà in scena (vedi allegato).

Il Teatro Solvay, ancora una volta - e lo fa da quasi un secolo - torna quindi ad essere il cuore di quel polo culturale che la Società Solvay, quando venne costruito lo stabilimento chimico nel periodo fra il 1910 e il 1920, decise di “offrire” ai propri dipendenti. Si era alla fine degli anni Venti del Novecento quando venne costruito il teatro, nei pressi del grande plesso scolastico dedicato a Ernest Solvay, nel quale ancora oggi si trovano scuola primaria, scuola media e scuola per l’infanzia. Il teatro, con la torretta caratterizzata dall’orologio, fu posizionato quasi di fronte alle scuole. Dal suo palcoscenico, in poco meno di un secolo, sono passati tutti i grandi nomi del teatro italiano e della lirica. 

STAGIONE 2025/2026 AL TEATRO SOLVAY

IL PROGRAMMA

Giovedì 13 novembre 2025

Elio

QUANDO UN MUSICISTA RIDE

regia e drammaturgia Giorgio Gallione

arrangiamenti musicali Paolo Silvestri

con Alberto Tafuri pianoforte, Martino Malacrida batteria, Pietro Martinelli basso e contrabbasso,

Matteo Zecchi sassofono, Giulio Tullio trombone

scenografie Lorenza Gioberti

costumi Elisabetta Menziani

luci Andrea Violato

produzione International Music and Arts / AGIDI

Giocare e ridere con la musica e le canzoni. Impresa facile per Elio e la sua band di giovanissimi virtuosi che, dopo il grande successo di “Ci vuole orecchio”, si divertono ora ad esplorare e reinventare quell’immenso repertorio seriamente comico ai confini tra canto e disincanto che, soprattutto intorno agli anni Sessanta, ha percorso la musica, la canzone, il cabaret ed il teatro italiano. Da Fo a Gaber, da Jannacci a Cochi e Renato, da Flaiano a Marcello Marchesi, una generazione di artisti eccentrici e controcorrente che hanno sorpreso e divertito tutti, dagli sperimentalisti al grande pubblico reinventando un genere musicale ricco di eccentriche e divertenti “canzoni scanzonate”. È quello che questo spettacolo si propone di fare, ritrovando e rinnovando oggi quegli spunti geniali, innovativi, anticonformisti, e anche quella libertà creativa.

durata: 1h 30’

Mercoledì 17 dicembre

Francesco Pannofino, Francesco Acquaroli, Paolo Sassanelli

ROSENCRANTZ E GUILDENSTERN SONO MORTI

di Tom Stoppard

regia Alberto Rizzi

con Andrea Pannofino, Chiara Mascalzoni

scena Luigi Ferrigno

musiche Natale Pannofino

produzione Gli Ipocriti – Melina Balsamo

in collaborazione con Ippogrifo Produzioni e Comune di Verona – Estate Teatrale Veronese in accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di United Agents Ltd

“Rosencrantz e Guildenstern sono morti” è un’opera teatrale del 1966 di Tom Stoppard, ispirata all’Amleto di Shakespeare. La storia segue i due personaggi minori dell’originale shakespeariano, Rosencrantz e Guildenstern, amici d’infanzia del principe Amleto.

Nell’opera di Stoppard, i due protagonisti si trovano intrappolati in un mondo assurdo e privo di senso, inconsapevoli del loro ruolo nella tragedia più grande che si sta svolgendo attorno a loro.

Alternano momenti di riflessione filosofica a scambi comici e surreali, mentre cercano di comprendere il loro destino. L’opera gioca con il metateatro, il caso e il libero arbitrio, offrendo una prospettiva ironica e tragica sulla condizione umana.

Per l’allestimento in scena anche al Teatro Solvay c’è un cast d’eccezione, composto da Francesco Pannofino e Francesco Acquaroli nei ruoli di Rosencrantz e Guildenstern, due perfetti clown/avventurieri, capaci di rendere indimenticabili, ancora una volta, questi due personaggi straordinari. Accanto a loro, Paolo Sassanelli, interprete ideale per guidare con ironia, carisma ed allegria la compagnia di comici erranti.

durata: 1h 20’

Lunedì 12 gennaio 2026

Edoardo Purgatori, Filippo Contri

e con Malika Ayane e live band

BROKEBACK MOUNTAIN

a play with music

di Ashley Robinson

musiche di Dan Gillespie Sells

dal racconto di Annie Proulx

regia e versione italiana di Giancarlo Nicoletti

direzione musicale Marco Bosco

disegno luci Giuseppe Filipponio

aiuto regia Giuditta Vasile

scene Alessandro Chiti

costumi Giulia Pagliarulo

Live band Marco Bosco piano, Paolo Ballardini chitarre, Massimiliano Serafini basso e contrabbasso; produzione Teatro Carcano/Altra Scena/Accademia Perduta Romagna Teatri/ Gf Entertainment con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo dal Vivo. Brokeback Mountain prima produzione dal vivo a @sohoplace, London, 10 maggio 2023.

In accordo con Arcadia e Ricono Ltd per gentile concessione di CPK Artists, LLC e The Agency

(London) Ltd

Un’indimenticabile storia di amore, lotta e accettazione, “Brokeback Mountain”, basato sul racconto di Annie Proulx, adattato da Ashley Robinson si trasforma in una sontuosa produzione teatrale con musiche dal vivo. Una “play with music” intima e spettacolare in cui i brani originali di Dan Gillespie Sells, interpretati da Malika Ayane e una live band, si intrecciano in modo indissolubile alla storia, tracciando paesaggi sconfinati e dando voce al tumultuoso mondo interiore di Ennis e Jack, interpretati da Edoardo Purgatori e Filippo Contri.

In un’America rurale di estrema povertà, fatta di piccoli villaggi e popolata da sparute comunità retrograde, due diciannovenni accettano un lavoro da pastori su una montagna isolata, dove le loro certezze di vita cambieranno per sempre, segnando le loro vite con un amore irrefrenabile che rimarrà nascosto per più di vent’anni.

durata: lo spettacolo debutta nel corso della stagione

Mercoledì 4 febbraio

Veronica Pivetti

LINFERIORITÀ MENTALE DELLA DONNA

un evergreen del pensiero reazionario tra musica e parole

di Giovanna Gra

liberamente ispirato al trattato L’inferiorità mentale della donna di Paul Julius Moebius

regia Gra&Mramor

con Anselmo Luisi

colonna sonora e arrangiamenti Alessandro Nidi

costumi Nicolao Atelier Venezia

luci Eva Bruno

assistente regia Carlotta Rondana

produzione a.ArtistiAssociati/Pigra srl

L’idea che le donne siano state considerate, per secoli, “fisiologicamente deficienti” può suggerirci qualcosa? Questo spettacolo nasce da questa domanda e mette in scena testi che in pochi conoscono, fra i più discriminanti, paradossali e, loro malgrado, esilaranti scritti razionali del secolo scorso. Veronica Pivetti racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna: la donna.

Ad accompagnare Veronica sul palco, il musicista Anselmo Luisi che, insieme all’attrice, eseguirà  canzoni vecchie e nuove ispirate alla figura femminile. Con questo spettacolo, impreziosito da deliranti misurazioni dell’indice cefalico a cui Veronica si sottopone con la sua ironia, raggiungeremo l’acme della cultura maschilista. Paziente lei stessa,

causa una passata depressione, Pivetti non manca di raccontare al pubblico alcuni singolari episodi personali e di ricordare, con le parole di Lombroso, che “il maschio è una femmina più perfetta”.

durata: 1h 30’

Martedì 13 febbraio

Elio Germano, Teho Teardo

LA GUERRA COM’È

tratto dal libro Una persona alla volta di Gino Strada

fonico Francesco Fazzi

disegno luci Alberto Tizzone

scene Andrea Speranza

video Gianluca Meda

una produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito/Argot Produzioni

con il contributo di Regione Toscana in collaborazione con EMERGENCY

Un duetto di parole e musica con Elio Germano e Teho Teardo, che portano in scena l’esperienza di vita raccontata da Gino Strada nel libro “Una persona alla volta”. Uno spettacolo che diventa uno strumento per far conoscere a più persone possibile, con un linguaggio semplice, la storia di Gino Strada, che ha vissuto la guerra dalla parte “di chi ricuce”, portando in guerra le proprie competenze per aiutare a “rimettere insieme i pezzi di un’umanità scomposta”.

Uno spettacolo più che mai attuale dato il momento storico in cui viviamo che con intensità e passione racconta l’importanza dell’aiuto umanitario e di persone come Gino Strada, che hanno dedicato e dedicano la loro vita alle vittime dei conflitti e alla difesa dei loro diritti.

durata: 1h 30’

Mercoledì 25 febbraio

Silvio Orlando

IL BERRETTO A SONAGLI

di Luigi Pirandello

e con Stefania Medri, Marta Nuti, Michele Eburnea, Davide Lorino, Francesca Farcomeni,

Francesca Botti, Annabella Marotta

regia Andrea Baracco

revisione linguistica Letizia Russo e Andrea Baracco

aiuto regia Andrea Lucchetta

scena Roberto Crea

costumi Marta Crisolini Malatesta

luci Simone De Angelis

sound designer Giacomo Vezzani

produzione Cardellino srl/Teatro Stabile dell’Umbria/Teatro Stabile di Bolzano

Silvio Orlando è Ciampa, figura tragica e grottesca, cuore pulsante de “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello. Nato da una novella e adattato poi per la scena nel 1917, il testo abbandona il delitto e si concentra sullo scandalo, sulla verità che sfugge e sulla follia come rifugio. Ciampa è un uomo che cammina sul filo, cerca la quiete, ma viene spinto allo scontro. 

Al suo primo Pirandello a teatro, Silvio Orlando sfiora con delicatezza e intelligenza tutte le ambigue e complesse sfumature della tragica umanità di Ciampa, dà vita a un personaggio umile e profondo, che si difende con parole taglienti, oscillando tra comicità amara e dolore lirico, il salotto borghese diventa un ring, dove le parole sono fendenti e il riso muta presto in angoscia. Un Pirandello vivo, moderno, necessario.

durata: lo spettacolo debutta nel corso della stagione

Mercoledì 11 marzo

CAPITOLO DUE

di Neil Simon

uno spettacolo di Massimiliano Civica

con Maria Vittoria Argenti, Ilaria Martinelli, Aldo Ottobrino, Francesco Rotelli

scene Luca Baldini

costumi Daniela Salernitano

luci Gianni Staropoli

traduzione e adattamento Massimiliano Civica

proprietà intellettuale della traduzione di Mtp associati

produzione Teatro Metastasio di Prato

George, uno scrittore di gialli «che potete trovare in qualsiasi supermercato», non riesce a superare il dolore per la morte della moglie. Jennie, attrice teatrale, fa i conti con il fallimento del proprio matrimonio. A farli incontrare sono Leo, fratello maggiore di George, che lavora come addetto stampa a Broadway, e Faye, migliore amica di Jennie nonché aspirante reginetta delle soap opera. Mentre cercano, con ogni mezzo, di far scoccare una scintilla, destinata a trasformarsi in incendio, si trovano coinvolti loro stessi in una tresca dagli esiti incerti.

Aprendo, per la prima volta, le proprie trame a risvolti autobiografici – la scomparsa della moglie – Neil Simon, uno dei più grandi drammaturghi del Novecento e lo scrittore di maggior successo nella storia di Broadway, scrive un Capitolo Due della vita e dell’arte, perfezionando, nella forma della commedia, il racconto di quella dolorosa gioia che è vivere.

durata: 2h e 30’ (compreso intervallo)

Giovedì 26 marzo

Nuovo Balletto di Toscana

SISIFO FELICE / SMILING SISYPHUS

coreografie Pablo Girolami e Philippe Kratz

musica Anna von Hausswolff, Maxime Denuc e altri

sound design Pablo Girolami e Federico Bigonzetti

costumi Patricia Villirillo

foto Emma Scarafiotti

produzione Balletto di Toscana/House of IVONA/Fondazione Fabbrica Europa

Sisifo felice / Smiling Sisyphus è un’opera ispirata al Teatro dell’Assurdo e a Il mito di Sisifo di Albert Camus. I coreografi Philippe Kratz e Pablo Girolami esplorano l’assurdità dell’esistenza e la scelta di trovare senso. Tra danza, musica elettronica e organo, sette danzatori incarnano il

paradosso della resilienza in un ciclo di sforzo e rinascita, trasformando l’assurdo in atto poetico e fisico. Un lavoro che ha vinto il bando della Biennale Danza 2025, nel quale la fisicità e il ritmo dei danzatori rendono i loro movimenti autentici, capaci di trasmettere l’illusione della fusione tra materia e emozione, potando in scena attraverso la danza una visione artistica innovativa.

durata: 1h

Mercoledì 15 aprile

Ottavia Piccolo, I Solisti dellOrchestra Multietnica Di Arezzo

MATTEOTTI (ANATOMIA DI UN FASCISMO)

di Stefano Massini

musiche Enrico Fink

eseguite dal vivo da I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo: Massimiliano Dragoni hummer dulcimer, percussioni; Luca Roccia Baldini basso; Massimo Ferri chitarra, mandolino; Gianni Micheli clarinetto basso; Mariel Tahiraj; violino; Enrico Fink flauto

regia Sandra Mangini

visual Raffaella Rivi

disegno luci Paolo “Pollo” Rodighiero

scenografia Federico Pian

costumi a cura di Lauretta Salvagnin

foto Tommaso Le Pera

produzione Argot Produzioni e Officine della Cultura

co-produzione Fondazione Sipario Toscana Onlus – La città del Teatro, Teatro delle Briciole – Solares Fondazione delle Arti, Teatro Stabile dell’Umbria con il contributo di Ministero della Cultura e Regione Toscana, in collaborazione con Infinito Produzioni

“Matteotti (anatomia di un fascismo)” ripercorre l’ascesa e l’affermazione di quel fenomeno eversivo che Matteotti seppe comprendere, fin dall’inizio, in tutta la sua estrema gravità, a differenza di molti che non videro o non vollero vedere. Giacomo Matteotti - l’oppositore, il pacifista, lo studioso, l’amministratore, il riformista, il visionario - prese la parola, pubblicamente e instancabilmente, nei suoi molti scritti e nei suoi moltissimi discorsi: una parola chiara, veritiera, fondata sui fatti, indiscutibile. Una parola che smaschera.

A cento anni di distanza è il teatro, la musica, le parole di Stefano Massini, la voce di Ottavia Piccolo e i suoni de I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo a prendersi l’impegno di parlare.

durata: 1h 10’

Tutti gli spettacoli del cartellone 2025 / 2026 al Teatro Solvay avranno inizio alle ore 21.15.

CAMPAGNA ABBONANAMENTI

- rinnovo vecchi abbonamenti: dal 8 al 17 ottobre 2025 compresi

- nuovi abbonamenti: dal 20 al 31 ottobre compresi

- presso Castello Pasquini - Castiglioncello lunedì e mercoledì dalle ore 15:30 alle ore 17:30, martedì e giovedì dalle ore 10:00 alle ore 13:00

- presso Teatro Solvay - Rosignano Solvay venerdì dalle ore 15:30 alle ore 17:30

- prezzi abbonamento a 9 spettacoli Teatro Solvay:

Primi posti: intero € 120,00; ridotto € 105,00

Secondi posti: intero € 98,00; ridotto € 84,00

- riduzioni abbonamenti:

over 65 e under 30

BIGLIETTI

- prevendita dal 7 novembre su circuito Tiketone con aggiunta della commissione se prevista

- il giorno dello spettacolo presso il Teatro Solvay dalle ore 18.00

- il giorno dello spettacolo presso il Teatro Ordigno dalle ore 19.15

primi posti intero € 17; ridotto € 15

secondi posti intero € 14; ridotto € 12

prevendita

- on line dal 7 novembre su circuito Ticketone con aggiunta della commissione se prevista

- presso i punti vendita Ticketone dal 7 novembre con aggiunta della commissione se prevista

  riduzioni under 30 e over 65

- Il giorno dello spettacolo presso il Teatro Solvay dalle ore 18 con le seguenti riduzioni:

  • under 30, over 65 e possessori della Carta dello spettatore FTS
  • biglietto ridotto a 8 euro: Carta Studente della Toscana’ (riservato agli studenti delle università) e under 30 biglietto futuro  (secondi posti) in collaborazione con Unicoop Firenze (può usufruire di tale riduzione anche chi non è socio Coop).

Teatro Solvay

Primi posti: intero € 17,00; ridotto € 15,00

Secondi posti: intero € 14,00; ridotto € 12,00

- riduzioni biglietti:

under 30 (primi posti), over 65 e possessori della 'Carta dello spettatore FTS

biglietto ridotto a 8 euro: Carta Studente della Toscana' (riservato agli studenti delle università) e under 30 (secondi posti)  biglietto futuro in collaborazione con Unicoop Firenze (possono usufruire di tale riduzione anche chi non è socio coop).

Teatro Ordigno

Posto unico: intero € 14,00; ridotto € 12,00

- riduzioni biglietti:

over 65, possessori della 'Carta dello spettatore FTS', abbonati Teatro Solvay 25/26 (dietro presentazione dell'abbonamento)

biglietto ridotto a 8 euro: Carta Studente della Toscana' (riservato agli studenti delle università) e under 30 biglietto futuro in collaborazione con Unicoop Firenze (possono usufruire di tale riduzione anche chi non è socio coop).

INFO

Fondazione Armunia

Castello Pasquini

piazza della Vittoria, Castiglioncello

tel. 0586 754202

armunia@armunia.eu

Teatro Solvay

viale Ernesto Solvay

Rosignano Solvay

comune.rosignano.livorno.it

toscanaspettacolo.it

fondazionearmunia.it

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 08/10/2025 09:03

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